Sentiero delle creste
L’anello escursionistico, lungo circa 6 km, si sviluppa lungo le creste che racchiudono l’incantevole anfiteatro di Casera Val, portando inizialmente alla cima del M. Verzegnis e successivamente per cime minori a quella del M. Lovinzola.
Percorso di grande bellezza, dai magnifici panorami e grandi silenzi.
Lasciata la vettura presso il piazzale dell’ albergo Chianzutan, l’ itinerario inizia percorrendo il sentiero Cai 806 in direzione nord-ovest che conduce in breve alla C.ra Mongranda ( 1071 mt ). Qui piegare a destra (indicazione) salendo il comodo e panoramico sentiero 809 in direzione nord-est sino a raggiungere la C.ra Presoldon (1314 mt).
Si prosegue ora lungo la strada di servizio della cava di marmo sino ad un evidente tornante. Qui, sulla destra, il sentiero 809 riprende a salire percorrendo il costone settentrionale del Colle Dei Larici e del Bosco Luincis fino al Ric. C.ra Lovinzola di Sopra (1524 mt).
Per raggiungere la Forcella Cormolina (1784 mt) bisogna ora salire i ripidi pendii prativi in direzione sud – sud-ovest per il segnavia 806 (attenzione a non seguire il sent. 807 per Forchia Rizzat alla diramazione a quota 1572 poco sopra la C.ra Lovinzola ma salire a sinistra).
Una volta raggiunta la Forcella Cormolina, si punta in direzione sud-ovest lasciando la traccia del sentiero 806 e si segue per intuizione l’ aperta cresta del M.te Cormolina e del M.te Verzegnis. Un ultimo breve tratto di salita e si è in vetta. (Cippo trigonometrico).
La discesa avviene per traccia abbastanza evidente fino al sottostante antico catino glaciale dove è posta la C.ra Val (1661 mt) e successivamente lungo il comodo sentiero 806 che scende dai versanti meridionali del Bosco di Pradas sino a raggiungere nuovamente la C.ra Mongranda e la Sella Chianzutan.
Ideale per escursionismo. Tempo totale: 2 ore e 10 min.
Indicazioni stradali per arrivare a Sella Chianzutan, clicca qui.
Percorso vita
Percorso che si estende tra le frazioni di Villa di Verzegnis e Chiaulis, è per metà sterrato e per metà asfaltato. Immerso nella vegetazione lungo tutto il tragitto ad anello, soprattutto nella parte non asfaltata c'è la presenza di numerosi punti dove sono presenti attrezzature per svolgere esercizi motori come ad esempio: sbarre per trazioni, panche piane e molto altro.
Il punto ideale di partenza è presso il campo sportivo di Verzegnis, dove è possibile anche posteggiare le auto, per poi seguire le indicazioni che sono poste lungo tutto il percorso.
Indicazioni stradali per arrivare al punto di partenza, clicca qui.
da cavazzo a verzegnis
Percorribile sia a piedi che in bicicletta
Si parte in direzione della trattoria Al Pescatore, si percorre la stretta valle attraverso la strada vicinale asfaltata sempre dritti fino in vista della trattoria.
Nel prato antistante il locale (km 1,93) si dirama sulla destra una pista forestale di recente costruzione, i primi metri non hanno grande pendenza, ma giunti alla vegetazione la strada impenna notevolmente consentendo a pochi di pedalare, anche per il fondo costituito da ghiaia smossa.
Si prosegue con una pendenza impegnativa fino al km 3, dove la strada spiana consentendo la ripresa delle forze.
La mulattiera segue il vecchio sentiero con dei saliscendi fino a giungere dopo qualche metro di discesa ad un piccolo corso d’acqua che dovremo attraversare tramite un piccolo ponte che guada il ruscello.
Si riprende con una parte cementata che ci fa salire di quota fino ad un falsopiano dal fondo sterrato molto sconnesso che ci ricongiunge alla strada sterrata proveniente da Pusea (km 4,46).
All’incrocio in un tornante prenderemo a destra per il monte Alz, il fondo è sconnesso ma compatto.
Dopo quindici minuti troveremo una briglia cementata sulla sinistra (km 4,96) dove svolteremo proseguendo sulla “strada” sterrata che conduce agli stavoli in località “Gadoria dal Perar”.
Sulla parte alta del sentiero è possibile vedere il monte Verzegnis di fronte e sulla sinistra il Faeit, si dovrà fare attenzione al km 6,16 dove abbandoneremo il sentiero principale per salire a destra e percorrere una quindicina di metri.
Giunti alla cima, incroceremo il sentiero che porta al monte Alz, prenderemo a sinistra, dove poco dopo inizia la discesa per la località Dueibis.
La discesa è ben segnata dal passaggio delle moto da cross, è quindi impossibile perdere la traccia principale, si scende veloci su fondo foglioso fino a percorrere un tratto pianeggiante seguito da una breve risalita e l’ultimo tratto in discesa che porta a dei frutteti che costeggeremo andando a sinistra (km 7,55) .
A questo punto, proseguiremo in discesa su asfalto fino ad un incrocio (chiesetta di Dueibis). A questo punto o si scende sulla destra per raggiungere il lago di Verzegnis oppure si prosegue a sinistra e continueremo diritti in salita.
Ora si sale su asfalto alla volta della località Fuignis (Sella Chianzutan), al km 8,71 dopo il cancello di una villetta sulla sinistra, troveremo sulla destra una diramazione in discesa che fra boschi di faggio ci porterà a gran velocità a confluire sulla regionale per Sella Chianzutan (km 9,61). Con molta attenzione attraverseremo prendendo a sinistra in salita alla volta di Assais, dopo un centinaio di metri troverete un bivio da prendere a destra con le indicazioni per la caratteristica frazioncina.
In piano sempre su asfalto raggiungeremo e supereremo l’abitato a favore degli stavoli Cjampaman che conquisteremo dopo aver mantenuto la sinistra al bivio (km 10,54) e a qualche strappo impegnativo.
Alla vista delle costruzioni di Cjampaman la vegetazione si dirada permettendoci uno sguardo sulla sinistra alla “Cjanaleta” (m.te Verzegnis) troveremo inoltre una strada vietata ai veicoli a motore che scende dal Lovinzola.
Continueremo mantenendo la destra su sterrato, poco dopo su pavimentazione ciottolata si inizia a salire in modo più deciso, ma solamente per un breve tratto, alla fine del quale si prosegue su comoda sterrata in leggera pendenza.
Giunti ad un punto della strada costeggiato da un bosco di pini e betulle (km 13,19) noteremo sulla sinistra due tracce contraddistinte da segnali rossi, dovremo evitare la traccia più a sinistra e proseguire dritti su un sentiero erboso affiancato da piante che prosegue in piano.
La traccia prosegue su singletrack non impegnativo con qualche salita fino ad immettersi in una pista forestale poco marcata in cui svolteremo a sinistra in discesa.
Poco dopo vedremo sulla destra la traccia da seguire in discesa, mentre a sinistra c’è una strada con una sbarra. Nel primo tratto il sentiero e la strada si incrociano spesso per finire assieme ad un tornante secco destro: qui lasciata la via della discesa è riservata ai bikers!
Al tornante destro (km 14,15) si dovrà abbandonare la strada per proseguire dritti su singletrack velocissimo e non molto impegnativo.
Bisogna porre molta attenzione dopo un breve tratto pianeggiante, dopo ad esso il sentiero diventa pietroso e molto impegnativo con dei tornantini a zig zag molto stretti
Giunti all’asfalto prenderemo a destra dirigendoci verso Villa di Verzegnis. E continueremo seguendo le indicazioni per Chiaulis di Verzegnis.
MONTE LOVINZOLA
Seguendo la strada che da Verzegnis va alla Valle dell'Arzino, a Sella Chianzutan in prossimità del Bar Ristorante da Gioia si parcheggia. Da qui inizia subito l'avventura, si attraversa la strada e passando quasi nel giardino di una casa si prende il sentiero 806 che comincia subito a salire entrando nel bosco.
Si sale lungo un bosco di faggio molto suggestivo che ci impone di guardarci attorno per ammirare la maestosità delle piante. Dopo poco si esce dal bosco e percorrendo ancora un tratto di sentiero si giunge sulla strada forestale che fa curva a sinistra; continuiamo a salire la strada sulla quale il sentiero 806 continua, fino a giungere alla Casera Mongranda 1071m. Si segue la curva a destra che però si lascia appena terminata per girare a sinistra dove il nostro sentiero lascia il tratto di strada forestale per rientrare nel bosco da li a poco.
Proseguendo il nostro sentiero incrocerà ancora la strada forestale ma noi l'attraverseremo per continuare sul sentiero 806, continuando a salire per giungere all'Argano della Teleferica dove possiamo vedere anche un vecchio vagoncino che serviva per portare il marno che poi andava a valle per mezzo della teleferica, i vagoncini arrivavano dalla cava di marmo fin alla stazione dell'argano per mezzo di binari. Appena superato l'argano ci troviamo un piccolo tunnel dove i binari sono ancora intatti, davvero suggestivo. Seguiremo i binari e questo tratto sembra ci porti alle miniere del west. Giunti alla strada che porta alla cava troveremo molti segnali di avvertimento, anche se la cava non è nel pieno delle attività; si raccomanda comunque di porre la massima attenzione. Da qui si gira a sinistra in un tratto abbastanza sconnesso della strada che sale e ci porta sopra alla cava; prima di arrivare al secondo tornante girando a sinistra prendiamo il sentiero delle Creste che ci porta verso la cima del Lovinzola. Giunti in vetta a 1868m abbiamo un panorama a 360°: vediamo tutte le valli: quella del Tagliamento che ci permette di vedere fino ad Ampezzo, un po' piu in lontananza di intravede Lateis, frazione di Sauris nella valle del Lumiei; la valle del Degano è ben visibile fino a Comeglians ed oltre, poi la valle del But dove possiamo vedere fino a Cerdarchis e in alto il panoramico paesino di Cabia. Guardando verso Tolmezzo possiamo ammirare tutta la conca tolmezzina fino ad Amaro e oltre; guardando a sud se c'è bel tempo è possibile vedere il mare. Vale davvero la pena fermarsi ad ammirare il panorama.
Cominciamo a scendere dalla cima dallo stesso sentiero da cui siamo saliti e arrivati alla strada della cava la seguiamo fino ad entrare nella galleria che sta sotto al Colle dei Larici, questo tratto è praticamente piano. La strada della cava (inibita al traffico e utilizzata solo dai camion della cava di marmo) in uno dei tornanti diviene sentiero 809, noi rimaniamo su questa strada fino a giungere a Casera Presoldon. La casera è anche Rifugio è molto bella la potete visitare a approfittare per una pausa; si raccomanda di lasciare tutto in ordine, vale per ogni luogo visitato. All'intero troviamo un caminetto e le scale per andare alle camere, a destra il cucinino come usava un tempo (portate su qualcosina da lasciare per chi magari si trova in difficoltà, cose non deperibili, scatolette, ecc come in qualsiasi rifugio/bivacco). Bellissima la panoramica sulla conca tolmezzina e sulle montagne più alte della Carnia.
Lasciata la Casera riprendiamo la strada (sentiero 809) che lasceremo quasi subito; girando a destra salendo leggermente entriamo in un bellissimo bosco e dopo scollinato ricominceremo la discesa dove ritorneremo sul sentiero 809 che seguiremo mantenendo sempre la sinistra. Il nostro sentiero arriverà in prossimità della strada forestale, qui dobbiamo girare a sinistra, attraversare la pista e proseguire sul sentiero.
Arriveremo alla curva della strada forestale che abbiamo incontrato all'andata qui girando a sinistra riprendiamo il sentiero 806 che seguiremo fino a ritornare al parcheggio
COLLE DEI LARICI
Di fronte al Bar parte il sentiero CAI 806 che dopo un primo facile tratto di circa 10 minuti conduce alla Casera Mongranda. Dietro la casera il sentiero prosegue in salita attraversando un bel bosco.La salita è costante e dopo una serie di tornanti attraversa la pista forestale proseguendo ancora nel bosco. Dopo circa 45 minuti si perviene in zona aperta sopra l´area boscosa con bella vista sulla vallata e su sella Chianzutan. Qui il sentiero porta ad un bivio (a sinistra per Casera Val e via delle creste ed a destra per Colle dei Larici). Si prende a destra pervenendo dopo una serie di facili tornanti alla vecchia stazione della teleferica (abbandonata) che serviva nei tempi andati per il trasporto del marmo dalla cava sino a valle. Un cartello didascalico spiega il significato dell´area ed i illustra anche i rilevanti ritrovamenti nella zona risalenti all´età del ferro. Dietro il cartello il sentiero sale invitando a raggiungere la cresta sovrastante cui si perviene facilmente e poi altrettanto facilmente si percorre la cresta fino alla cima erbosa del Colle dei Larici.
MONTE PIOMBADA
Il Monte Piombada (m. 1744) si erge a sud di Sella Chianzutan ed è la vetta più alta della lunga cresta tra il Monte Sompalis e il Corona Alta. Dalla cima si può godere di un panorama a 360°.
Dalla Sella Chianzutan (m. 955), dopo aver parcheggiato le auto nel grande piazzale vicino l’albergo, si inizia a risalire il ripido pendio erboso della vecchia pista da sci, fino a raggiungere una casupola posta al termine della pista (m. 1175). Poi si continua a salire per una traccia di sentiero, poco marcata, che si inoltra in una faggeta e dopo aver superato un costone boscoso si sposta sulla sinistra entrando in un vallone che si risale fino a guadagnare l’insellatura erbosa che separa il monte Piombada dal Corona Alta.
Si prosegue a sinistra per il crinale erboso sfiorando le barriere paravalanghe fino a raggiungere la vetta (m. 1744).
monte bottai
Da Sella Chianzutan dirigersi verso la pista di sci (sentiero CAI n. 811), risalirla per un breve tratto e inoltrarsi sulla sinistra nel bosco. Superati i ruderi della Casera Montuta (m 1063) proseguire con vari saliscendi fino ad una spalla oltre la quale si perde quota per circa 200 m e si incrocia una pista forestale che in salita conduce al ricovero Malga Avrint (m 1071). Il sentiero sale ora nel bosco dietro il ricovero con lunghe serpentine in direzione del Monte Bottai. Passa poi vicino ai ruderi di un vecchio ricovero per animali (m 1450). Da qui è possibile salire direttamente sulla vetta del Monte Bottai. E’ consigliabile lasciare questa opportunità per la discesa e proseguire lungo il sentiero. Con qualche saliscendi si continua quindi a traversare lungo il versante settentrionale del monte uscendo sul crinale orientale. Abbandonato definitivamente il sentiero si piega a destra iniziando a risalire il crinale, sbucando infine sulla vetta del Monte Bottai (m 1526). Questa si presenta allungata ed offre un panorama esteso. Ci si può spingere lungo il crinale ovest che si fa via via più sottile fino al punto in cui questo digrada bruscamente verso l’insellatura che separa il Monte Bottai dal Monte Piombada.
Discesa
Senza ripercorrere il tratto di cresta, è possibile scendere direttamente al piccolo ripiano sottostante. Poi, ritrovato il sentiero dell’andata, si rientra tramite questo alla Malga Avrint. Per riportarsi a Sella Chianzutan, volendo utilizzare un percorso alternativo, è possibile scendere comodamente tramite la pista forestale fino alla strada asfaltata a quota 800 circa. Saranno poi necessari poco più di 2 km per risalire fino al passo.
malga avrint
il più comodo è prendere la strada sterrata che si stacca dalla strada sp1 da Verzegnis a Sella Chianzutan dopo la fontana, poco prima del doppio tornante finale.
Da sella Chianzutan invece si può prendere il sentiero CAI 811.
Dal paesino di Pusea parte il sentiero CAI 827 che si lascia a destra alle indicazioni "Avrint".
Infine dall'altra parte del Piombada parte sempre il sentiero CAI 827 dagli stavoli Palar che vi condurrà alla sella "Forcja" dove ora si trova il nuovo bivacco "Carcadè". Da qui potete scegliere se andare sul monte Bottai e poi scendere sul sentiero 811 oppure proseguire sempre sull'827 e girare a sinistra alle indicazioni "Avrint" che incontrerete.